Somministrazione di Lavoro. Consigli d’uso per le aziende.

Somministrazione di Lavoro. Consigli d’uso per le aziende.

Da circa un anno e mezzo, La Risorsa Umana.it, nata come servizio di Ricerca e Selezione Personale, ha ottenuto definitivamente l’Autorizzazione Ministeriale e d’Iscrizione all’Albo delle Agenzie per il Lavoro occupandosi pertanto anche di Somministrazione.
Una tipologia di contratto di lavoro introdotta nel 2003 dalla Legge Biagi, che vede coinvolte tre parti in causa: l’Agenzia Per il Lavoro (erogatore), l’azienda cliente (utilizzatore) e il lavoratore (somministrato).

Un approccio consulenziale
Con questa affermazione le aziende definiscono le imprese di servizi come la nostra, che si impegnano a riservare al cliente – di qualsiasi dimensione o settore – impegno, competenza e trasparenza.
I clienti possono trovare ne La Risorsa Umana un interlocutore qualificato, garante di un approccio consulenziale, che opera nel settore del collocamento privato secondo logiche e processi certificati ISO.

La trasparenza come valore
Per Noi in particolare è la trasparenza quello che un cliente deve pretendere da qualsiasi fornitore o consulente; risposte e soluzioni certe su cui fondare scelte sicure per la propria impresa.
La trasparenza è essenziale in un settore come quello della Somministrazione nel quale le aziende utilizzatrici rispondono in solido con l’Agenzia per il Lavoro nel caso questa risulti inadempiente.
Alcune casistiche meritano un livello di attenzione elevato. Non sono rari i casi in cui alcuni nostri nuovi clienti ci hanno raccontato di essersi imbattuti in APL che assumevano il lavoratore in apprendistato mentre all’utilizzatore facevano sottoscrivere un contratto di somministrazione standard, o che inquadravano il lavoratore ad un livello inferiore mentre fatturavano al cliente un livello superiore, o ancora che gestivano il tasso di rischio Inail previsto per la mansione in maniera del tutto ‘disinvolta’ pur di mantenere il costo più basso possibile e, quindi, aggiudicarsi il gradimento del cliente.
Questi comportamenti deprecabili sono per noi inaccettabili e non possiamo fare altro che dissociarci, ricordando al cliente che, spesso, un prezzo più basso non è sinonimo di opportunità.
Chi fa prezzi troppo convenienti a monte non investe in professionalità, strumenti e competenze, ma fa del prezzo l’unica arma. Facendo del prezzo l’unica arma commerciale si è pronti a tutto, senza alcuna remora nel mettere a repentaglio l’incolumità di un cliente o di un dipendente.

Qualche consiglio. Attenzione alla tariffa unica
Un’altra pratica, meno grave, ma in ogni caso sottilmente ‘ambigua’, è quella, abbastanza diffusa nel settore delle Agenzie, della cosiddetta “tariffa unica” o “tariffa omnicomprensiva”.
Si tratta del proporre una tariffa oraria che copre anche il costo dell’eventuale assenza per malattia o infortunio del lavoratore.
Spiegazioni tecniche sono inutili e rischierebbero solo di annoiare, basti sapere che la ‘tariffa unica’ è solo un’operazione di marketing e non un’opportunità per l’azienda che la utilizza.
La malattia e l’infortunio sono istituti contrattualmente dovuti al lavoratore – esattamente come il Tfr e l’Inps – previsti e garantiti da una legge dello Stato italiano e non per una decisione delle agenzie. Un’agenzia non può esimersi dall’onere di sostenere un costo dovuto per legge nel momento in cui un lavoratore si dovesse ammalare.
Se la malattia e l’infortunio sono “costi obbligati’ è lapalissiano che un’agenzia non possa farsene carico in favore di un cliente. Pertanto, queste “tariffe uniche” non sono altro che tariffe solo apparentemente “scontate” e rinominate in modo che abbiano più appeal sul cliente. Non scordiamoci che un’APL è un’azienda e nessuna azienda sana può reggere sul mercato lavorando in perdita.
Ricapitolando, se l’agenzia è obbligata per legge a pagare la malattia al lavoratore e non può accollarsene il costo perché il margine ne risentirebbe, come fanno alcune agenzie a sollevare i clienti dal costo dell’assenteismo?
Semplicemente non lo fanno. Fatturano l’assenteismo comunque. In altri modi, sotto altre forme, tra le pieghe dei costi del contratto, ma fatturano. Statene certi.

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Conosciamo perfettamente ogni singolo comportamento spregiudicato, conosciamo i bluff, conosciamo le astuzie, conosciamo le insidie di agenzie apparentemente accomodanti, ma nella sostanza opportuniste, in un settore complesso e vigilato come è quello della gestione delle risorse umane.
Facciamo tutti i giorni consulenza alle imprese aiutandole a difendersi da fornitori incompetenti o non particolarmente professionali.
Perché sappiamo fare il nostro lavoro e ci sta a cuore essere percepiti come consulenti trasparenti.

Autore: dott. Gabriele Bianchi
Responsabile Divisione Somministrazione de La Risorsa Umana Job Center Group