Somministrazione. Tra diffidenza e opportunità.

Il contratto di Somministrazione, tra diffidenza e opportunità

Cos’è La Somministrazione

La somministrazione di lavoro è un particolare tipo di contratto di assunzione istituito nel 2003 dalla Legge Biagi.

Questo contratto può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato.

La sua principale peculiarità è quella di essere un rapporto trilaterale.

Le parti coinvolte sono l’Agenzia Per il Lavoro (erogatore), l’azienda cliente (utilizzatore) e il lavoratore (somministrato). Il contratto è redatto in forma scritta. Affinché sia valido, il contratto di somministrazione deve essere completo di alcuni elementi fondamentali quali:

  1. gli estremi dell’autorizzazione;
  2. il numero dei lavoratori richiesti;
  3. l’individuazione dei rischi in materia di sicurezza sul lavoro.

Ai sensi dell’art. 32 della legge 81/2015 la somministrazione è vietata:

  1. in sostituzione dei lavoratori che esercitano diritto di sciopero;
  2. presso le unità produttive nelle quali nei sei mesi precedenti si sono effettuati licenziamenti collettivi;
  3. presso le unità produttive dove vige una riduzione dell’orario lavorativo giustificato dalla CIG, e la somministrazione interessa la sostituzione dei lavoratori in CIG;
  4. per i datori di lavoro che non hanno effettuato la valutazione dei rischi.

Motivi per cui utilizzare il servizio di somministrazione

Generalmente la somministrazione viene richiesta nel caso di picchi di lavoro e per sostituzione maternità.

Tuttavia, nell’ultimo periodo, presso la nostra Agenzia Per il Lavoro abbiamo notato un aumento delle richieste per “periodi di prova”.

L’azienda cliente, ovvero l’utilizzatore, richiede lavoratori in somministrazione per un periodo limitato, al fine di testarne capacità, competenze e affidabilità  prima di assumerla direttamente a tempo indeterminato.

Il mercato del lavoro si è evoluto. A differenza di un tempo, non è più sufficiente presentare il curriculum alle aziende e attendere l’assunzione. Oggi, l’ottica imprenditoriale si è evoluta. Le aziende si affidano alle Agenzie Per il Lavoro per la ricerca e la selezione del personale, risparmiando su costi di gestione di uffici HR interni e potendo contare su periodi di prova.

 I profili più richiesti

Le figure più ricercate in ambito somministrazione restano quelle di operai, manovali e magazzinieri. Tuttavia, rispetto al passato, vi è un incremento di richieste per profili più alti, che un tempo, se trovati, erano immediatamente contrattualizzati a tempo indeterminato direttamente dalle aziende.

La ricerca di una variegata gamma di figure, operai specializzati, impiegati (amministrativi e logistici), addetti alla gestione del personale, ecc., sono ora affidate dalle aziende alle Agenzie Per il Lavoro, ormai composte da professionisti nel settore, che studiano nel dettaglio i fabbisogni e le esigenze reali dell’azienda cliente e trovano il matching perfetto con i candidati selezionati.

L’intenzione della aziende rimane quella di assumere a tempo indeterminato, ma solo dopo che sono state verificate validità e affidabilità della risorsa su cui investire.

 Somministrazione e Smart-Working

Lo smart-working può essere svolto da lavoratori in somministrazione? La risposta è sì.

Ai sensi dell’articolo 35 comma 1 della Legge 1/2015 “I lavatori in somministrazione per tutta la durata della missione hanno diritto a parità di mansioni svolte, a condizioni economiche e normative complessivamente non inferiori a quelle dei dipendenti dell’utilizzatore. Inoltre i lavoratori somministrati, hanno diritto di fruire dei servizi sciali e assistenziali di cui godono i dipendenti dell’utilizzatore.” Quindi, se un’azienda cliente consente il lavoro in smart working per i propri dipendenti in assunzione diretta, questa possibilità vale anche per i lavoratori in somministrazione presso la stessa.

Resta ferma la logica per la quale non tutte le mansioni possono essere svolte in smart working. Pensiamo ad esempio a degli operai generici o specializzati, in questi casi, al fine di garantire il distanziamento sociale le aziende dovranno studiare differenti turnazioni e diversi orari d’ingresso/uscita.

 

Conclusione

Le recenti analisi confermano che il mercato del lavoro è in ripresa.

Allo stato attuale si registra un aumento delle offerte di lavoro a fronte di una scarsa ricezione di candidature.

Il contratto in somministrazione viene ancora avvertito con diffidenza dai lavoratori che, erroneamente, lo percepiscono come degradante e precario, anche quando è espressamente finalizzato a una successiva assunzione a tempo indeterminato.

Spesso, nei nostri uffici, capita di veder rifiutare ottime offerte lavorative solo perché inizialmente contrattualizzate in somministrazione a tempo determinato, ancorché finalizzata all’assunzione.

La sensazione è che molti candidati vogliano “salire sulla cima, senza dover faticare per raggiungerla”.

La ricerca del lavoro è come una maratona e non può essere svolta stando seduti a casa propria. Il candidato davvero motivato deve inseguire le opportunità, deve visitare le varie APL, farsi conoscere, sottolineare le proprie tecniche e personali, raccontare le proprie aspirazioni direttamente ai recruiter, non i limitandosi a spedirle tramite canali digitali.

Se vuoi realmente fare qualcosa troverai il modo… Se non vuoi veramente troverai una scusa.