Sblocco dei licenziamenti – cosa succederà?

Sblocco dei licenziamenti – Cosa succederà?

Cosa succederà quando le aziende potranno licenziare dopo il blocco dei licenziamenti previsto fino al 31 marzo 2021?

“Indicativamente si stima circa 1 milione di posti di lavoro cancellati. Le aziende, con l’avvento della pandemia, non possono restare troppo a lungo con dipendenti assunti che purtroppo non hanno più lavoro, rischierebbero di non essere competitive, e nemmeno i lavoratori possono abbandonare i propri posti di lavoro senza pensare ad un progetto per loro di riqualificazione professionale.

Non tutti però sembrano essere interessati alla loro riqualificazione, a causa dell’esistenza di un sostegno al reddito. Il sindacato è a favore della proroga del blocco dei licenziamenti ma aperto anche ad altre opzioni quali l’assegno di ricollocazione.

Tra i settori aziendali più colpiti vi è quello della moda.

Un esempio interessante da citare concerne il patto del lavoro per l’Emilia e Romagna che prevede l’impegno a sperimentare, laddove è possibile, tutte le soluzioni alternative al licenziamento, in particolare l’incentivazione dei contratti di solidarietà.

Ma quando le aziende sono chiuse da più di un anno, purtroppo non c’è molto da fare.

Un passo avanti rilevante è stato fatto con il Fondo nazionale per le nuove competenze. La metà degli attuali occupati ha bisogno del cosiddetto reskilling.

Un esempio positivo ed efficace potrebbe essere l’iniziativa di Afol, l’Agenzia per il lavoro della città metropolitana di Milano, che ha già avviato, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali, un progetto per avviare dipendenti di aziende in crisi verso le cosiddette hard to fill vacancies, cioè i posti che non si riescono a coprire per carenza di profili adeguati. Lavori un po’ di tutti i tipi.

Nei periodi di crisi aziendali i soggetti più deboli sono sempre coloro che sono assunti con contratti a tempo determinato, ed in particolare giovani e donne”. (Articolo tratto da Il Corriere Della Sera -2-2021)

Quali soluzioni adottare

Fondamentale sarà l’attivazione di corsi di riqualificazione realmente formativi delle nuove competenze. Il lavoratore andrà quindi accompagnato in modo serio e professionale in quello che sarà il suo percorso di reinserimento nel contesto produttivo.

Strumento fondamentale sarà pertanto l’outplacement.

Con questo servizio, l’azienda offre ai dipendenti una concreta possibilità di ricollocarsi professionalmente, grazie a qualificate consulenze che identificano le competenze professionali del lavoratore per costruire un progetto efficiente di reinserimento nel contesto produttivo, rispettoso delle aspettative individuali e realistico nella valutazione delle opportunità che offre il mercato del lavoro.

Quali sono i vantaggi del servizio di Outplacement?

PER LE AZIENDE

In un momento delicato con potenziale aumento del livello di conflittualità interno, il servizio di outplacement diventa ulteriore strumento negoziale per l’imprenditore e permette di mantenere un clima positivo.

Con questo, egli che riconosce il valore dei collaboratori in uscita, attraverso un “riconoscimento economico indiretto” e sostenendoli concretamente nel processo di ricerca di alternative professionali.

In linea generale, l’outplacement identifica una scelta etica e responsabile dell’azienda dimostrando la sua volontà di affiancare i propri dipendenti in ogni momento professionale, anche meno positivo.

PER I LAVORATORI

L’effetto positivo per i lavoratori è duplice, in quanto vi sono:

  1. un sostegno concreto nella ricollocazione professionale;
  2. un supporto effettivo in termini psicologici ed emotivi La percezione della mobilità non sarà percepita come un momento di fallimento personale, ma come periodo attivo di ri formazione e miglioramento della propria professionalità;

PER ENTRAMBE LE PARTI

L’outplacement permette una riduzione del costo complessivo e globale del licenziamento Infatti l’offerta (o la richiesta) di outplacement si configura come mezzo per velocizzare i tempi di uscita (e di conseguenza di

reimpiego) ottimizzando le risorse da entrambe le parti.

 

 

Tra le cose più importanti di tutta la vita c’è la scelta di un lavoro e non va affidata al caso.
 
Autore: Dott.ssa Sara Di Cesare