Come è cambiato il colloquio di lavoro

Come è cambiato il colloquio di lavoro

Il 2020, con l’arrivo del COVID 19, ha dato inizio ad una serie di cambiamenti personali e lavorativi, modalità diverse di vita alle quali man mano ci siamo dovuti adeguare rendendole usuali.

Ma cosa è cambiato per chi cerca personale e per chi cerca lavoro?

 

Le nuove modalità di recruiting

Prevenzione e salute vengono prima di tutto, questo è un dato di fatto, oltre che un dettame legislativo a cui ogni azienda seria deve attenersi.

Altrettanto certo è che per il servizio di Ricerca e Selezione del Personale, e per il recruiter in particolare, il cambiamento è stato radicale.

Non poter ricevere “in persona” i candidati ha reso parzialmente impossibile valutazioni PNL e interpretazione del linguaggio del corpo.

L’iniziale stretta di mano, dalla quale si riceve la prima impressione sul candidato, la comprensione del profilo emotivo data dalla lettura della gestualità durante l’incontro, il guardarlo negli occhi mentre risponde alle domande, non sono più possibili e tutto questo rende più difficoltoso carpire le caratteristiche personali di chi si ha difronte.

In ogni caso, molto probabilmente sarebbe stata solo una questione di tempo, una naturale evoluzione della modalità di fare colloqui, accelerata dalla situazione emergenziale.

Con la globalizzazione abbiamo sono stati inseriti nuovi strumenti che permettono di sostenere conference call da una parte all’altra parte del mondo. Strumenti come Skype, Teams, Google Meet e molti altri sono entrati nella nostra quotidianità e hanno trovato applicazione e utilità nei colloqui di lavoro in questo periodo così complesso.

Recruiter – ll colloquio on-line

Anche se il colloquio è on-line, l’immagine del recruiter deve sempre essere professionale. Resta importante un abbigliamento distinto (ad esempio indossare una giacca) e avere sempre un aspetto curato. Collegarsi con puntualità è invece indispensabile.

La “protezione data dallo schermo” mette maggiormente a suo agio il candidato; questo può permettere al recruiter  di approfittare del migliore stato emotivo , per cercare di cogliere lati caratteriali che di persona difficilmente sarebbero emersi e quindi di approfondire le soft skills.

Il candidato – come prepararsi ad un colloquio on- line

Gli elementi significativi che comportano una prima valutazione del candidato da parte dei selezionatori sono pressoché invariati rispetto al colloquio in presenza: puntualità, aspetto ordinato e abbigliamento adeguato.

Per essere sicuri di rispettare il primo punto, è consigliabile provare in anticipo il collegamento alla piattaforma prescelta per il colloquio online, questo al fine di assicurarsi che tutti i dispositivi siano collegati e tutto funzioni correttamente. Solo in questo modo si potrà essere sicuri di presentarsi al colloquio con puntualità.

E’ bene tener presente che il colloquio on-line ha la stessa valenza di uno in presenza, anche se da casa o in altro ambiente. Certo, come detto, emotivamente è più semplice affrontare un colloquio on-line, ma non ci deve dimenticare che da questo “incontro” sarà deciso se ce ne sarà uno successivo, magari proprio per il lavoro in azienda che tanto desideriamo.

Per questo motivo nessun particolare dev’essere trascurato!

Non possiamo mostrarci determinati con una calorosa stretta di mano? Allora dobbiamo utilizzare al meglio gli strumenti a disposizione: un aspetto curato (almeno dalla vita in su), toni adeguati, una voce sicura e uno sguardo sempre in telecamera abbassato (diversamente il recruiter potrebbe pensare che durante il colloquio stiamo facendo altro, magari armeggiando con lo smartphone).

Un consiglio? Dal testo di Dale Carnegie, Come trattare gli altri e farseli amici, 1936

Qual’ è il segreto per uscire vittoriosi da un colloquio di affari? Secondo Charles W. Eliot, ex rettore di Harvard, “non c’è niente di più facile. Basta prestare la massima attenzione alla persona che parla. Nient’altro è più adulatorio.”

Dott.ssa Elisabetta Vanini
Recruitment Consultant