“La Ricerca di un Lavoro è essa stessa Lavoro”

“La Ricerca di un Lavoro è essa stessa Lavoro”

Come se non fosse già difficile cercare (e trovare!) lavoro prima del Covid-19, ci si è messa anche la pandemia a ostacolare il futuro professionale di tanti candidati/e.

Le categorie colpite – praticamente tutte

Tra i più colpiti i candidati/e junior. Questi, dopo aver terminato gli studi non riescono a inserirsi in un sempre più esigente mondo del lavoro, che richiede esperienza quando proprio i più giovani, tra didattica a distanza e sospensione dei tirocini, non hanno potuto mettere in pratica le conoscenze acquisite nel percorso scolastico.

Tuttavia, a risentire del particolare periodo di crisi sono stati anche i candidati/e più senior. Molti di questi, nonostante esperienza “da vendere”, si sono comunque ritrovati improvvisamente senza lavoro (crisi, cassa integrazione, fallimenti) con un’età in cui può essere più difficoltoso “rivendersi” a un nuovo potenziale datore di lavoro e comunque rimettersi in gioco.

Come muoversi

Sia che fossimo un lavoratore con esperienza piuttosto che un giovane neodiplomato che cerca di un primo impiego, la cosa migliore che possiamo fare è impostare una strategia che ci permetta di ottimizzare la nostra ricerca e la nostra visibilità, affidandoci sia al buon vecchio curriculum che al mondo online.

Il consiglio è quello di preparare un curriculum completo ed efficace, che in un massimo di due pagine racchiuda non solo le nostre esperienze lavorative e il nostro percorso formativo, ma anche e soprattutto le nostre competenze.

Le competenze da evidenziare sono preliminarmente quelle tecniche e trasversali, che pongono in evidenza le nostre abilità; le qualità che ci permettono di essere bravi in quello che facciamo, che ci distinguono e che ci consentono di essere scelti rispetto a un altro candidato. In questa sezione andranno elencate e dettagliate tutte le competenze digitali, linguistiche, artistiche, meccaniche e così discorrendo, magari indicando brevemente dove e come queste sono state acquisite (corsi di formazione, viaggi all’estero, FAD, e-learning, videoconferenze, studio di manuali e quant’altro).

Qualche esempio:

  • Siamo un abile scacchista? Dovremo elencare le nostre capacità di logica e di analisi.
  • Gestiamo un blog o una pagina social collegata a una nostra passione o un nostro hobby? Evidenzieremo la nostra creatività nella creazione di contenuti e il nostro metodo per attirare followers, menzionando le competenze informatiche relative all’utilizzo di qualche particolare software di foto editing.
  • Ci alleniamo o facciamo sport? Ottimo, faremo in modo di sottolineare la nostra resistenza fisica e la nostra caparbietà nel raggiungimento dei risultati.

Cosa inserire e far risaltare nel curriculum

In un mondo in cui tutti, almeno sul curriculum, sono bravi nel problem solving e nell’affrontare situazioni di stress, occorre differenziarsi e catturare l’attenzione mettendo in evidenza le skills più in linea con la ricerca. L’analisi dell’offerta di lavoro e l’adattamento del CV a quanto richiesto possono permetterci di essere selezionati; ma attenti a non inventare qualità che non avete, perché una brava recruiter vi smaschererà con estrema facilità e le vostre speranze di essere selezionati svaniranno in un lampo.

È preferibile utilizzare un curriculum personalizzato per ogni tipo di mansione per cui ci si sta candidando, stessa cosa vale per la lettera di presentazione in cui esprimere la propria motivazione oltre che elencare i punti fondamentali per cui riteniamo di essere il candidato perfetto per l’azienda a cui stiamo inviando la nostra candidatura.

Il solo CV è sufficiente?

Assolutamente no. Al giorno d’oggi è indispensabile curare la propria immagine online, utilizzare e aggiornare costantemente il nostro profilo su Linkedin, seguire le aziende (e i recruiter) più in linea con la nostra professionalità e utilizzare correttamente i filtri disponibili per trovare le offerte di lavoro corrispondenti alle nostre esigenze. E gli altri social media? Assicurati che tra i tuoi post pubblici non ci siano contenuti che potrebbero portare un datore di lavoro o un recruiter a storcere il naso poiché, in base al ruolo che andresti a ricoprire in un’azienda, anche l’immagine pubblica vuole la sua parte.

Alcuni suggerimenti di buon senso mentre cerchiamo lavoro online

  • non dobbiamo inseguire ossessivamente un recruiter visualizzando continuamente il suo profilo e commentando ogni suo post;
  • quando chiediamo un collegamento è buona prassi ringraziare e magari cogliere l’occasione per chiedere se il nostro profilo professionale può essere d’interesse per qualche ricerca attiva al momento;
  • meglio evitare di condividere contenuti “sconvenienti” o di contenuto equivoco e che possa dare adito a malintesi;
  • non litigare tramite commenti con gente che non conosciamo (meglio con nessuno); assicuriamoci di esprimere il nostro pensiero in maniera costruttiva e rispettosa.

Conclusione

Internet è un potente strumento; se usato correttamente può garantirci grandi vantaggi, ma allo stesso tempo, se non usato con attenzione, può causarci fastidiose seccature. Abbiate cura di questi strumenti e dedicatevi quotidianamente alla ricerca con lo stesso impegno con cui vi dedichereste a un’attività sul vostro posto di lavoro.

Infine, non dimenticate che un ottimo sistema per raggiungere l’obiettivo –  oltre che “semplicemente” cercarlo – è anche quello di fare in modo che sia l’obiettivo a poter raggiungere noi.

Autore: Giulia Granata

Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.