Assenteismo: prevenzione, gestione e conseguenze

Assenteismo: prevenzione, gestione e conseguenze

Negli ultimi anni stiamo assistendo, dati alla mano, ad un costante aumento di casi di assenteismo dal posto di lavoro. Il Covid poi, con le procedure di sicurezza che ha comportato, ha letteralmente fatto impennare questo dato.

L’assenteismo e la sua gestione sono un problema per i datori di lavoro di tutti i settori, è un fattore trasversale che va ad incidere sulla vita di ogni azienda, sia in termini economici, sia di organizzazione e produttività. Le agenzie per il lavoro, ovviamente, in quanto datori di lavoro di una grande quantità di professionalità diversificate per esperienze, provenienze e ruoli, non ne sono immuni.

Cerchiamo innanzitutto di dare una spiegazione al termine assenteismo. L’assenteismo si verifica quando il dipendente di un’azienda o di un’agenzia si assenta, spesso ripetutamente o continuativamente dal posto di lavoro, per periodi più o meno lunghi, accampando spesso false motivazioni. Rientrano in questa fattispecie, ad esempio, prolungate assenze ingiustificate, inosservanza dell’orario di lavoro, timbrature false, infortuni simulati o false malattie.

È importante dunque evitare questi inconvenienti, soprattutto perché questa mancanza di forza lavoro, che è imprevedibile e imprevista, causa alle aziende una serie di elevati costi sia diretti sia indiretti che vanno ad influire sulla produttività e sulla gestione aziendale. I problemi principali sono ovviamente quelli di tipo organizzativo. Dovendosi l’azienda trovare nell’immediato a portare avanti il lavoro senza le risorse adeguate, comporta spesso un sovraccarico dei lavoratori in forze, implicando una riorganizzazione quotidiana delle mansioni. Ma anche assumere una risorsa sostitutiva con un preavviso breve, non è mai facile, soprattutto per mansioni più qualificate. Ci sono poi problemi di ordine economico; anche assumere una figura nuova, seppur temporaneamente, è sempre una maggiorazione di costo a fronte della medesima produttività (o spesso a fronte di produttività ridotta).

Una soluzione, in generale per i contratti sul lungo periodo, può essere, dopo adeguate verifiche ed indagini e con tutte le opportune garanzie e precauzioni del caso, il licenziamento per giusta causa. Licenziamento ovviamente senza preavviso, in quanto verrebbe meno il vincolo fiduciario che è alla base di un qualsiasi contratto, compreso un contratto di lavoro. Ovviamente questa non sarebbe la soluzione percorribile per il settore della somministrazione, che il più delle volte ha la sua ragion d’essere nel tamponare picchi di lavoro o esigenze temporanee delle aziende clienti. Allontanare un lavoratore assunto temporaneamente, sarebbe una contraddizione. Il lavoro che è da fare in questi casi è a monte; fondamentale è una selezione accurata dei profili, andando a stanare in fase di colloqui di screening eventuali candidati poco volenterosi o con secondi fini. E poi, è fondamentale, la motivazione del candidato. Far capire l’opportunità di poter lavorare in somministrazione per mettersi in mostra, per farsi conoscere dal mercato del lavoro, e potersi poi spendere in futuro con un bagaglio di opportunità più ampio possibile. Selezione accurata e motivazione del candidato sono quindi il binomio perfetto che noi agenzie per il lavoro dobbiamo tenere sempre presente per cercare di annullare l’assenteismo.

Per gestirlo invece, e tenerlo sott’occhio a livello aziendale o di agenzia, sarebbe fondamentale avere dati certi in materia. Esistono in commercio degli specifici software e applicativi per la gestione delle ferie, delle malattie e delle assenze, così che il datore di lavoro possa tenere d’occhio lo storico del personale, ed eventualmente intervenire. Analizzare statisticamente questi dati è un primo passo per approfondire e capire le motivazioni dell’assenteismo. E agire di conseguenza.

Per le aziende sarebbe quindi fondamentale avere nel proprio organico una forza lavoro motivata, stabile e affidabile. Le agenzie per il lavoro, in particolare quelle che si occupano di somministrazione come La Risorsa Umana, mettono al primo posto, come focus di selezione, questi aspetti. L’esperienza pluriennale nel settore ci ha dimostrato quanto questi requisiti siano imprescindibili. E la gestione dell’assenteismo, in seconda istanza, è chiaro che debba essere un altro aspetto fondamentale, una priorità. Quelle che sono definite le assenze non pianificate, quindi non le festività o le ferie annuali, sappiamo quanto siano fisiologiche nell’attività lavorativa; ma è anche fondamentale capire quando il fenomeno dell’assenteismo inizia a diventare un problema da gestire.

Abbiamo fatto alcuni esempi di quelle che sono le principali casistiche dell’assenteismo; le principali ovviamente sono sempre le malattie, soprattutto quelle “fisiche”, e il Covid 19 ha dimostrato di quanto questo virus sia impattante sulla forza lavoro. Ma ai giorni nostri, e soprattutto in periodo di restrizioni da pandemia, non vanno trascurate le problematiche “emotive”. Solo più o meno recentemente si è riconosciuta l’importanza e la rilevanza sulla produttività del benessere mentale e psicofisico del lavoratore, che ovviamente va ad influire anche in termini di presenza nel posto di lavoro. Creare un dialogo con i collaboratori, incoraggiarli ad aprirsi per risolvere eventuali problemi è il primo passo che un buon datore di lavoro dovrebbe fare per migliorare il benessere dei collaboratori e di conseguenza della sua azienda. E qua rientra anche il discorso della selezione accurata per le agenzie per il lavoro, vale lo stesso principio. Risulta lampante il fatto che qualsiasi risorsa economica utilizzata per il benessere psicofisico del lavoratore sarà sicuramente recuperata sulla riduzione dell’assenteismo.

Dati alla mano, abbiamo potuto notare quanto il fenomeno dell’assenteismo sia rilevante e presente in tutto il tessuto produttivo ed industriale. Non deve spaventare nessuno, soprattutto se affrontato e gestito con cognizione di causa. La consapevolezza di avere a che fare con delle persone – caratteristica questa tipica dell’HR – deve essere l’arma vincente per essere in grado di assistere al meglio il datore di lavoro nella sua azione quotidiana.

Autore: Alex Pretelli