Somministrazione e falsi miti

Somministrazione e falsi miti

Un po’ di chiarezza

Il candidato: “Per iscrivermi devo pagare? Se lavoro con voi, poi nella busta paga mi vengono tolti soldi?

L’impresa: “Perché io azienda vi devo pagare per questo servizio? In cosa mi conviene?”

Queste sono tra le domande più frequenti che quotidianamente ci vengono poste dai candidati alla ricerca di un nuovo lavoro che entrano in una nostra agenzia e dalle aziende alle quali presentiamo il servizio di somministrazione.

Facciamo, quindi, un po’ di chiarezza su questi aspetti che condizionano, da un lato i candidati e dall’altro le aziende, in merito alla stipulazione di un contratto di somministrazione interinale.

Di cosa si tratta esattamente

Ma cos’è la somministrazione interinale? Si tratta di un contratto di lavoro, per lo più a tempo determinato, che coinvolge tre soggetti:

  • l’azienda utilizzatrice (azienda presso la quale il lavoratore presterà la propria “missione”);
  • l’agenzia per il lavoro (ente che eroga il servizio e datore di lavoro);
  • il lavoratore (colui che presta la propria “missione”).

Questi tre soggetti sono legati tra loro da due contratti: un contratto viene stipulato tra l’agenzia e l’azienda e un contratto viene stipulato tra l’agenzia e il lavoratore.

Il lavoratore, quindi, viene assunto in somministrazione dall’agenzia per il lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato e poi viene impiegato presso l’azienda utilizzatrice.

Quanto costa al lavoratore? Nulla!

Sono le aziende utilizzatrici a pagare per usufruire dei servizi erogati dall’agenzia per il lavoro, non i candidati.

Al lavoratore non viene trattenuto nulla sulla busta paga per questo servizio. Questo lo prevede espressamente la legge, che vieta alle agenzie per il lavoro di percepire ed esigere qualsiasi tipo di compenso da parte del lavoratore. Allo stesso modo la legge prevede anche che il lavoratore assunto in somministrazione abbia gli stessi diritti e le stesse tutele dei lavoratori assunti direttamente in azienda, pure dal punto di vista del trattamento economico. Il somministrato ha per questo maggiori tutele rispetto, ad esempio, a un lavoratore in cooperativa (che solitamente ha uno stipendio anche del 20% più basso).

E alle aziende?

Per quando riguarda l’azienda invece, utilizzando questo servizio, essa non assume direttamente il lavoratore. Questo le consente di stipulare un contratto flessibile che le permette di valutare e provare la persona prima di proseguire con l’inserimento diretto, aspetto che garantisce maggiori tutele qualora il lavoratore non faccia al caso suo. Inoltre, l’azienda non deve sostenere costi accessori per la gestione del lavoratore, come ad esempio il calcolo della retribuzione, l’elaborazione dei cedolini-paga, il versamento dei contributi.

L’azienda è inoltre sgravata dall’oneroso impegno della ricerca e della selezione del personale, in quanto è l’Agenzia Per il Lavoro (APL) che si occupa dello screening dei curriculum dei candidati, della pre-selezione, dei colloqui e di tutta la burocrazia legata alla stipulazione dell’eventuale contratto.

L’ultima cosa importante da dire è che l’iscrizione alle APL è assolutamente gratuita e non prevede alcuna esclusiva.

Chiunque sia interessato e stia cercando un lavoro può presentarsi presso una nostra filiale che, nel rispetto delle vigenti normative sanitarie, sono aperte al pubblico ogni giorno lavorativo, per procedere con la registrazione. In alternativa, il candidato può inviare la propria candidatura ad uno dei nostri indirizzi e- mail o registrarsi al sito internet, senza alcun costo.

Il lavoratore può iscriversi e presentarsi a quante più agenzie ritenga opportuno, per aumentare le possibilità di inserimento e contrattualizzazione, senza alcun vincolo di esclusività.

Autrice: dott.ssa Daiana Scremin