L’importanta della fidelizzazione del lavoratore

L'IMPORTANZA DELLA FIDELIZZAZIONE DEL LAVORATORE

“Per fidelizzare un lavoratore servono mesi, per perderlo basta un attimo”.

Questa frase rappresenta puntualmente quanto sta accadendo oggi nel mondo delle Risorse Umane dove da una parte ci sono le aziende, medie, grandi e piccole, impegnate a contendersi i candidati, innovando costantemente le proprie politiche di fidelizzazione, dall’altra ci sono i candidati, sempre più attenti e più esigenti rispetto all’offerta lavorativa e molto più consapevoli, rispetto al passato, di valere e di avere un potere.

Una delle principali evidenze del cambiamento in atto è il fatto che non sia più l’azienda a scegliere il candidato, ma sia il candidato a scegliere a chi legarsi: la bilancia, che prima vedeva il piatto dell’azienda molto più pesante, oggi pende a favore della persona che cerca lavoro o che cerca di cambiarlo.

Ma che cosa stanno cercando i candidati?

Certamente alcune delle condizioni che i candidati valutano per scegliere un posto di lavoro piuttosto che un altro sono quelle previste dalla normativa. È indubbio che condizioni lavorative sicure e protette, una parte salariale adeguata alla mansione, un lavoro in armonia con le aspettative del lavoratore in termini di requisiti e orario lavoro e, infine, una formazione continua e aggiornata perlomeno sulle tematiche obbligatorie (sicurezza, rischi e salute) sono ancora fattori decisivi nell’economia di una scelta.

Ma sempre più “impattante” inizia a essere il peso di condizioni aggiuntive, condizioni extra, servizi in più rispetto a quelli standard, un po’ come quando chi viaggia si sceglie una compagnia aerea piuttosto che un’altra sulla base degli optional che la compagnia è in grado di garantire.

Nel mondo del lavoro questi optional si chiamano politiche di welfare.

Perché il welfare è ciò su cui si gioca la scelta di un candidato?

Perché non tutte le aziende lo offrono e perché non tutte le aziende, pur offrendolo, investono su soluzioni giudicate dai candidati, interessanti, motivanti, attrattive.

La Risorsa Umana Job center Group con la sua Divisione Somministrazione, oltre a proporre ai propri dipendenti in somministrazione le politiche di welfare tipiche del settore delle agenzie, ha deciso ormai da alcuni mesi di stanziare dei fondi integrativi al fine di riconoscere ai lavoratori somministrati la copertura di spese fondamentali per l’economia individuale e familiare.

In particolare, ci siamo concentrati sul costo della benzina che, per molti, rappresenta un vero e proprio spartiacque nella decisione di accettare un lavoro oppure no.

Ne stiamo parlando con le persone, con in nostri candidati, con i nostri lavoratori e l’iniziativa sta diffondendosi con grande successo.

Chi beneficia dell’opportunità è in primis il candidato, ma anche le nostre aziende clienti hanno apprezzato molto l’iniziativa che fa diminuire, se non azzerare in alcuni casi, il tasso di abbandono del posto di lavoro.

Un candidato che sente il sostegno della propria agenzia anche “prima” che inizi e “dopo” che si è conclusa la giornata lavorativa è un candidato più motivato, più convinto, più presente.

Altre iniziative che proponiamo sono quelle legate ai percorsi formativi smart, tutti on line, vere e proprie “pillole di saggezza” con cui colmiamo i gap dei nostri candidati: per esempio il corso di formazione sulla lettura della busta paga, del contratto di lavoro, del foglio presenza.

Caro candidato, oltre a cercare un lavoro, scegli chi ti supporta al meglio e ti sostiene non solo fino alla firma del contratto, ma anche da quel momento in poi!

È da lì che si gioca la differenza.

Questo è ciò che diciamo alle persone che si rivolgono a noi.

Questo è ciò che pretendiamo da ognuno di noi.

Autore: Gabriele Bianchi – Responsabile Somministrazione