Curriculum Vitae e privacy. Come proteggersi dalle truffe

Curriculum Vitae e privacy. Come proteggersi dalle truffe.

A volte sembra impossibile crederci oppure non ci si presta la dovuta attenzione, ma in rete ci sono delle offerte di lavoro che hanno come unico scopo quello di adescarvi al fine di chiedervi documenti e codice fiscale.
Perché? Per usare la vostra identità al fine di accendere conti correnti bancari online, chiedere prestiti, acquistare veicoli, comprare oggetti su siti di ecommerce senza pagarli, vendere prodotti online senza spedirli, ecc…

Reato Penale
Tali azioni fraudolente sono previste come reato dall’art. 494 del codice penale (sostituzione di persona). Il furto d’identità consiste nel sostituirsi illegittimamente ad un’altra persona con il fine di indurre gli altri in errore e quindi ricavarne un vantaggio personale.
Si tratta di una vera e propria truffa.
Fortunatamente evitarla può essere relativamente facile in quanto è sufficiente non inviare documenti e codice fiscale a nessuno, a meno che non abbiate la certezza di sapere chi é.

Verificare la serietà dell’interlocutore
In ogni caso un’Agenzia per il Lavoro seria come la nostra non vi chiederà mai un documento per email, whatsapp o messaggio prima di un colloquio
Tuttavia questo potrebbe non bastare per evitare di farsi rubare l’identità.
Bisogna anche fare attenzione ai propri dati inseriti in rete e sui Curriculm Vitae.

Quali dati è possibile omettere dai CV
Ecco di seguito una “lista” di dati superflui e potenzialmente dannosi che vengono inseriti nel CV e che potrebbero anche essere omessi senza particolari conseguenze sul prosieguo dell’iter di selezione:

Città di nascita: questo dato non ha alcuna rilevanza sul percorso professionale. Tuttavia, se pensate che un’azienda possa, per qualsiasi motivo, avere preferenze sul una “zona di nascita” piuttosto che un’altra inserite genericamente il capoluogo di provincia o la regione.
Data di nascita completa: in Italia ci sono svariate leggi per le quali in fase di selezione del personale l’età è importante, soprattutto per l’accesso ad incentivi di assunzioni legati proprio all’esatta età individuale. Si pensi ad esempio all’apprendistato o a sgravi contributivi legati all’essere nati prima o oltre una certa data ecc. Suggerisco di inserire inizialmente solo l’anno di nascita. Nel caso dobbiate utilizzare siti con moduli online che chiedono la data completa come obbligatoria cercate di verificare credibilità e attendibilità del sito in cui state inserendo i dati, magari verificandone le recensioni di google.
Indirizzo completo di casa vostra: potete quindi tranquillamente omettere il vostro indirizzo di residenza o domicilio, sostituendolo semplicemente con la sola città/paese in cui vivete; nel caso abitiate in una metropoli potete inserire il nome dell’area o del quartiere. Questo dato serviva in passato quando comunicazioni e risposte avvenivano unicamente a mezzo posta ordinaria. Con l’avvento di email, pec e smartphone nessuno vi spedirà mai una lettera per invitarvi a un colloquio di lavoro.
Foto: una bella foto a colori, con sfondo casuale (un ufficio, una stanza, un paesaggio…), non in posizione statica e magari accompagnata da un bel sorriso è sempre consigliata. Una bella immagine faciliterà l’associazione tra testo e volto a chi leggerà il vostro CV e a ricordargli chi siete nella fase post colloquio. Tuttavia è sconsigliato inserire una foto in stile fototessera. Immagini seriose e impostate potrebbero essere usate per falsificare un documento esistente o “crearne” uno ex novo.
Codice fiscale: assolutamente da evitare. Sul CV non serve a nulla. Se avrete prestato attenzione ai consigli precedenti nessuno sarà nemmeno in grado di calcolarlo o di generarlo facilmente con uno dei tanti software dedicati, per l’uso dei quali sono però necessari i dati essenziali completi di un individuo.
Dati bancari e finanziari: raramente capita che qualcuno decida di inserire tali dati su un CV, tuttavia meglio precisarlo. Non fatelo nemmeno qualora vi venga snocciolata come motivazione la scusa che servirà per poter accreditare un futuro stipendio. Nel CV non serve.
Autorizzazione alla privacy: è una scelta obbligatoria perché il CV possa essere correttamente “lavorato”. Il consiglio è quello di autorizzare solo il trattamento per motivi di ricerca e selezione. Magari questo non servirà a proteggervi da una truffa, ma almeno eviterete che qualcuno possa tentare di contattarvi per fini promozionali, sondaggi o altro.

Lo so, dovrei lavorare invece di cercare dei fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro.

Sitografia: https://www.biancolavoro.it/curriculum-vitae-dati-omettere-proteggere-la-privacy-ed-evitare-brutte-sorprese/