Ansia da Colloquio: consigli utili

Ricevere una chiamata per un colloquio di lavoro può generare uno stato d’ansia difficile da tenere a bada, con il rischio di compromettere un incontro che potrebbe segnare una svolta importante nella propria vita.

Per quanto non esista una formula magica in grado di far svanire completamente l’ansia da prestazione, si può comunque imparare a controllarla mettendo in pratica alcune piccole strategie, a partire dal prendere fiducia nelle proprie capacità e competenze: se il recruiter vi ha contattati, significa che il vostro profilo professionale è interessante!

Per affrontare in maniera positiva e il più distesa possibile l’intervista, fate in modo di riposare bene la notte precedente; fare sport o anche solo una bella camminata all’aria aperta la sera prima potrà aiutarvi a sgomberare la mente dal nervosismo per l’incontro.

Non aspettate l’ultimo momento per prepararvi! Curate il vostro aspetto e indossate vestiti in cui vi sentite a vostro agio; il che non significa presentarsi in tuta da ginnastica ma nemmeno ingessarvi in giacche e cravatte che non mettereste mai in altre occasioni.

Ricordatevi che il colloquio di lavoro non è un’interrogazione, ma un momento di reciproca conoscenza: non serve studiarsi un copione, ma solo predisporsi a rispondere con chiarezza e trasparenza alle domande dell’intervistatore; e per far sì che l’incontro non sia a senso unico, ed evitare l’effetto “esame”, prendete più informazioni possibili sulla realtà aziendale, in modo da porre a vostra volta delle domande di approfondimento.

A volte il nostro corpo reagisce in maniera inconsapevole agli stati d’ansia, tendendo a farci gesticolare troppo o ad avere le dita tremanti; tenere in mano una penna può aiutarvi a scaricare la tensione e a mantenere un maggiore controllo sulla vostra postura, ricordatevi di portarne sempre una con voi.


Fate in modo di non arrivare in ritardo all’appuntamento, potrebbe aggiungere agitazione ad agitazione!


Nel ricercare informazioni sull’azienda, prendetevi qualche minuto per controllare il tragitto e i tempi di percorrenza; ricordatevi che l’aspettativa dei recruiter è che i candidati arrivino tra i 10 e i 15 minuti prima dell’orario concordato.

Oltre a dimostrare la vostra puntualità, durante l’attesa avrete modo di osservare da vicino l’ambiente in cui vi trovate e di farvi un’idea potenziale della persona che incontrerete a colloquio e potervi meglio adattare alla situazione.

E se l’incontro non dovesse sortire un risultato positivo cercate di non abbattervi e di non focalizzarvi su ciò che potrebbe essere andato storto; consideratela piuttosto un’esperienza utile per migliorare ulteriormente i vostri punti di forza e riuscirete sicuramente ad affrontare con maggiore sicurezza i colloqui successivi.

Tatiana Calogero – HR per La Risorsa Umana