Caldo sul lavoro. Un rischio da non sottovalutare

Il caldo sul lavoro. Un rischio da non sottovalutare.

Il DLgs 81/2008 richiede di valutare tutti i rischi presenti sul luogo di lavoro e il microclima è uno di essi.
Per avere una idea immediata di quanto il microclima impatti sul corpo umano, in particolare in termini di temperatura e umidità, uno strumento molto utile è lo Heat Index.


Attraverso una tabella numerica, lo Heat Index consente di avere nell’immediato una visione della situazione rispetto ad un potenziale rischio:
• da 80 a 89: cautela per possibile affaticamento;
• da 90 a 104: estrema cautela, possibili crampi muscolari, esaurimento fisico;
• da 105 a 129: rischio possibile di colpo di calore;
• > 130: rischio elevato di colpo di calore.

Heat Index

L’elevata umidità relativa che caratterizza l’estate 2022 in particolare su alcune zone del territorio Nazionale, evidenzia come sia molto facile raggiungere condizioni che quantomeno richiedono cautela.

L’impatto delle temperature estreme è particolarmente rischioso sia per chi svolge la propria attività lavorativa in ambiti dove non è possibile conseguire le condizioni di comfort a causa dei vincoli legati alle necessità produttive o alle condizioni ambientali, sia per chi lavora all’aperto (es. settore agricolo o delle costruzioni).

Recentemente i fenomeni climatici estremi sono stati posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro tant’è che, mentre le temperature dell’estate 2022 continuano a salire, l’Inail ha pubblicato una guida con raccomandazioni mirate per intervenire in maniera efficace.