Quali domande porsi prima di cercare lavoro

Quali domande porsi prima di cercare lavoro

Non sempre il posto di lavoro che ci ritroviamo a ricoprire è stato scelto in maniera consapevole. Anzi!
Alle volte è il risultato di indicazioni e suggerimenti datici da altre persone.
Tutti – uomini e donne – ci muoviamo generalmente in due sole direzioni: “verso” e “via da”.
Se la scelta del nuovo lavoro è caratterizzata da un pensiero di fuga da una situazione spiacevole, come il pensiero di non voler essere più considerato “un fallito disoccupato”, non si farà altro che cercare alla rinfusa un qualunque tipo di impiego finendo per accettare qualsiasi cosa.
Il pensiero propositivo e in parte positivo dell’essere disposti a fare di tutto pur di trovare un lavoro, ci condurrà a prendere in considerazione dei lavori che si riveleranno insoddisfacenti, anche se a prima vista erano sembrati una buona soluzione.
Da una precedente situazione di imbarazzo e difficoltà ci troveremo inevitabilmente in un’altra di inesorabile disagio.
Ci renderemo successivamente conto che l’ambiente di lavoro non è quello che fa per noi, l’impiego non è quello in cui riusciamo meglio, i colleghi sono “differenti” dal nostro essere, la paga non è quella sperata, le ore di lavoro sono troppe, il contratto non è quello desiderato, le prospettive di carriera sono misere e così via.

Diversamente, quando ci si muove con l’intento di raggiungere un obiettivo verso il quale si ha l’ardente desiderio di riuscire, tutte le nostre azioni sono indirizzate al raggiungimento dello scopo.
La nostra attenzione è più incentrata e saremo portati in maniera del tutto inconsapevole a cercare le opportunità più in linea con le nostre esigenze. La nostra ricerca di lavoro si fermerà solo quando troveremo quello che fa per noi.

 

Step by step

Per una fattiva ricerca di lavoro è necessario seguire alcune tappe fondamentali:
identificare con precisione la posizione ricercata;
selezionare e analizzare le principali fonti informative riguardanti l’impiego che più ci interessa;
individuare le caratteristiche della nostra azienda “modello”;
stilare l’elenco delle imprese presso cui candidarsi.

Per fare questo è opportuno pianificare il lavoro settimanalmente, calendarizzando gli appuntamenti, rispondendo alle offerte di lavoro e candidandosi in autonomia.
Si deve assumere un atteggiamento propositivo e determinato, perché siamo noi a dover cercare il lavoro e non viceversa.
In generale, per definire un efficace piano d’azione è importante conoscere il mercato del lavoro di riferimento. Il proprio programma operativo va circoscritto all’area geografica entro cui intendiamo operare anche in relazione alle risorse che intendiamo dedicare alla ricerca del lavoro. Vanno acquisite tutte le informazioni possibili sulle organizzazioni che operano nella zona prescelta, in modo tale da capire quali sono i canali che possono essere utilizzati dalle organizzazioni per il reclutamento e la selezione.
Bisogna impegnarsi attivamente, perché “cercare lavoro è un lavoro” e come tutte le attività richiede tempo.

 

Come procedere

Possiamo delineare alcune macrofasi importanti:

Fase di reclutamento:
In questa fase il Curriculum va inviato anche in assenza di una ricerca attiva da parte dell’azienda desiderata, ma prima:
– ci si deve informare in maniera approfondita sulla mansione e sul ruolo che si vorrebbero ricoprire;
– si devono conoscere quali sono le caratteristiche che le aziende cercano nei candidati. Non solo le competenze tecniche-professionali, ma anche, e soprattutto, le competenze trasversali. Quest’ultime si possono individuare facendo un personale e onesto bilancio tra le competenze possedute oppure tramite un colloquio con un Job Coaching;
– ci si deve informare sul brand, la cultura organizzativa e la mission dell’azienda;
– bisogna chiedersi se l’ambiente è coerente con le proprie caratteristiche personali, i propri obiettivi lavorativi e quindi con l’idea di progetto professionale che si è fatta.

Fase di selezione:
Essere in grado di a comunicare a terzi le proprie competenze tecniche e trasversali è fondamentale. Si deve:
– descrivere e valorizzare le esperienze che ci hanno permesso di maturare le competenze e quindi di applicarle;
– pensare per obiettivi, identificando un progetto professionale, mettendo in luce quanto è stato realizzato fino a un dato momento e cosa potrà essere sviluppato attraverso le future esperienze formative e lavorative.
– comparare tale progetto con il tipo di lavoro offerto ed essere proattivi nello scambio di informazioni con l’azienda.

Fase di inserimento e socializzazione:
Si tratta del periodo di apprendimento utile ad acquisire tutte le conoscenze necessarie in merito a posizione e ruolo, per poter arrivare in tempi brevi a livelli di prestazione ottimali per l’organizzazione e per se stessi.

 

Conclusione

Se vuoi realmente fare qualcosa troverai il modo… Se non vuoi veramente troverai una scusa. (cit. Jim Rohn)

Autori: dott.ssa Lisa Strada