IL CURRICULUM VITAE: il nostro biglietto da visita nel mercato del lavoro

Quando si è alla ricerca attiva di una prima o di una nuova occupazione, la prima cosa da fare è sicuramente quella di redigere un curriculum vitae.

A tal proposito, tre sono le parole chiave da tenere in considerazione: chiarezza, completezza e sintesi.

Il curriculum vitae dev’essere innanzitutto chiaro perché la persona che lo andrà a leggere dovrà capire chi siamo, quali sono state le nostre esperienze, quali sono i nostri interessi e le nostre ambizioni. In secondo luogo dev’essere completo; chiunque sia interessato a conoscerci deve poterci contattare, deve sapere dove abitiamo, se possediamo titoli di studio o quali lingue conosciamo. Per ultimo il curriculum vitae dev’essere sintetico, due o tre pagine possono bastare; il curriculum non deve annoiare, anzi deve colpire, deve creare curiosità nella persona che lo legge, interesse nel conoscerci in un colloquio.

Ma c’è un ordine? E quali sono i punti fondamentali da inserire?

Le prime informazioni da inserire e che non devono assolutamente mancare sono quelle personali: nome, cognome, data di nascita, residenza (e domicilio, se diversi), numero di telefono (preferibilmente cellulare) e indirizzo email. La foto non è obbligatoria, ma se inserita, è importante che sia professionale, o comunque che non si tratti di una foto scattata al mare. Se ci si candida a qualche offerta, una buona cosa sarebbe quella di indicare la posizione o il ruolo (ovviamente cambiandolo volta per volta, se diverso) appena sotto ai dati personali, così per il selezionatore è immediato il vostro interesse. Stessa cosa vale per le proprie aspirazioni o ambizioni. Per quanto riguarda le esperienze di lavoro, è preferibile iniziare sempre il curriculum con l’esperienza più recente aggiungendo via via le precedenti: ricordarsi di indicare il periodo, il ruolo svolto, il nome dell’azienda, il settore in cui opera/operava ed infine una breve descrizione o elencazione delle mansioni svolte. Anche le esperienze di studio sono fondamentali; qualsiasi titolo conseguito o corso frequentato hanno aumentato e arricchito le nostre competenze. È opportuno includere titolo di studio e scuola, con eventuali esperienze formative all’estero ed eventualmente il voto di diploma o di laurea. Qualsiasi ulteriore conoscenza e competenza non acquisita attraverso le esperienze di lavoro, fa parte della nostra figura: ad esempio, se oltre alla lingua madre conosco altre lingue è consigliabile indicarle corredate dal livello di conoscenza, sulla base del quadro comune europeo di riferimento e se ho conoscenze informatiche, perché non indicarle? Bene, una volta compilate tutte queste parti, non resta altro che datarlo e firmarlo.

Si dice sempre “anche l’occhio vuole la sua parte”, lo stesso vale per il curriculum vitae. L’uso di font troppo articolati o di piccole dimensioni possono distogliere l’attenzione e il lettore può perdere interesse. Per facilitare la comprensibilità sono consigliati font classici, elenchi puntati e parole in grassetto per sottolineare determinati passaggi e richiamare l’attenzione su alcuni punti. Vanno evitati lunghi testi in corsivo che risultano di difficile lettura o l’utilizzo di più font diversi.

Ricordiamoci che il curriculum vitae è la chiave con la quale possiamo aprire le porte delle aziende o delle società di ricerca; è il primo strumento di valutazione e per questo deve rappresentare il più possibile noi stessi.