Analisi del clima aziendale: perché farla e perché serve all’azienda.

L’Analisi del clima aziendale.

L’analisi del clima aziendale può essere rappresentata come il risultato finale dell’analisi di quelle variabili teorico-soggettive in grado di evidenziare come viene percepita la vita aziendale da parte degli appartenenti all’impresa, al fine di valorizzare il rapporto tra organizzazione e persone, nell’interesse dell’individuo e dell’organizzazione stessa.
Tra le più importanti variabili intangibili possiamo trovare: qualità dei rapporti con i colleghi; qualità dei rapporti con i superiori; qualità del rapporto con tutta l’azienda; senso di appartenenza; coesione del gruppo di lavoro; stili di leadership; sistema di riconoscimenti e incentivi; chiarezza e soddisfazione relativa alla propria funzione; soddisfazione materiale; motivazione; responsabilità/autonomia e libertà di espressione.

Come viene eseguita la rilevazione
La misurazione viene condotta facendo uso di questionari espressamente costruiti per l’azienda cliente, a seconda degli obiettivi desiderati e della dimensione dell’organizzazione.
Grandezza e composizione del campione potranno variare. Tuttavia andrà garantito il minino rappresentativo ovvero si dovrà operare una distribuzione percentuale dei soggetti il più possibile uguale a quella reale.
In ultima analisi, per essere veramente efficace, una rilevazione del clima dovrebbe includere tutti i dipendenti senza distinzioni di razza, sesso, etnia e posizione, al fine di far sentire tutti gli intervistati ugualmente essenziali.

Quando compiere l’analisi del clima
Il rilevamento è sempre consigliato nel caso di acquisizioni aziendali, crisi economiche o mutamenti improvvisi di vario genere che interessano l’impresa, quali, ad esempio, riorganizzazioni industriali e produttive.

Perché farla?
Perché rappresenta un concreto segnale d’ascolto da parte dell’azienda nei confronti di quello che pensano e desiderano i sui dipendenti e collaboratori. Migliori sensazioni e maggiore serenità sul posto di lavoro rendono dipendenti e dirigenti più produttivi, efficaci e coesi al raggiungimento comune degli obiettivi societari.
Inoltre, è bene mettere un accento sull’importanza dell’ascolto da parte di chi è incaricato a gestire i processi decisionali.
I feedback sono sempre importanti, ma se a questi non seguono opportuni riscontri e la “comunicazione” si blocca, generando una reazione a catena negativa, emerge il rischio concreto di alterare il prezioso rapporto fiduciario tra dipendente e datore di lavoro.
Valorizzare la relazione tra organizzazione e persone, significa rendere il lavoro più produttivo e più gradevole. È giusto pensare che il dipendente, con i dovuti stimoli sopracitati, muti in positivo la sua forma mentis, non pensando più alla propria occupazione come a un peso (si pensi alla dizione napoletana vado a faticare) o come a un modo per “portare a casa la pagnotta”. La definizione lavoro ne uscirà arricchita. Il lavoratore tornerà a percepire la sua occupazione come l’opportunità principe che gli consentirà di raggiungere una migliore qualità di vita.

Case of history
Riporto quale esempio il case study di una grande azienda americana in cui, a seguito di una analisi qualitativa del clima aziendale condotta da alcuni antropologi, la produttività aumentò del 30%. Questo semplicemente perché ai lavoratori vennero chieste cose del genere “Come vorresti fosse l’illuminazione? Quale colore sceglieresti per le pareti del corridoio”.

Complessivamente, da un punto di vista della soddisfazione lavorativa, è successivamente emerso un forte “senso di appartenenza” all’azienda. Detta soddisfazione è derivata dal sentimento di lavorare per un’azienda importante, che ha trovato il tempo di ascoltare il proprio personale riuscendo a trasmettere un’ immagine positiva di sé anche all’esterno (sul territorio). A questo si è poi legata la soddisfazione derivata dal piacere di svolgere l’attività lavorativa per un’azienda definita “importante”.

Conclusione
Si tratta di un fondamentale fattore psicologico – ce lo dice il buon senso – dove si sta bene si lavora anche bene.
Un buon clima aziendale permette alla società di raggiungere più facilmente gli obiettivi che si era prefissata, sia in termini di efficienza (migliore produttività = diminuzione dei costi) sia in termini qualitativi (maggior motivazione interna = migliore precisione nello svolgere il proprio lavoro).

Autore: Dott. Simone Maculotti

Coautore : Dott. Eugenio Bignardi